ALIGI SASSU

SCHEDE DELLE OPERE
Natalia Sassu Suarez Ferri
Fondazione Aligi Sassu ed Helenita Olivares
Lugano

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SCHEDE DELLE OPERE

COMUNICATO STAMPA

INFORMAZIONI

ALIGI SASSU
L'artista parla della sua nota passione per i cavalli nella sua autobiografia, Un grido di colore: "C'erano in Sardegna cavalli rossi e neri, ambrati e sauri, pezzati, morelli e persino verdi: sì, di cavalli verdi diceva una favola, che raccontava delle incursioni saracene sino alla piana verde di Chilivani. Nella fantasia della narrazione fiabesca, la verde bandiera di Maometto si era trasformata in una tumultuosa Bardana di cavalieri e di destrieri dello stesso colore, orde lanciate alle ruberie, al saccheggio delle genti dell'isola. E agli occhi miei - come forse agli occhi degli altri ragazzi - i cavalli non erano più gli animali stanchi dei pastori solitari che rientravano a casa nella luce dorata del tramonto. Erano piuttosto i cavalli nervosi, dalle code sferzanti come fruste e dalle criniere inquiete, che Andrea Ninniri, il fabbro poeta di Thiesi, ferrava nel suo antro nero e fumoso, rischiarato a tratti da fiamme e faville". (Sassu, 1998)
Tutti i paesaggi in cui vengono inseriti i cavalli sono identificabili in Mallorca, dove Sassu ha ritrovato una nuova Sardegna nei colori e nella luce del Mediterraneo. L'artista farà di quest'isola una sua seconda casa sin dagli anni Sessanta e fino alla sua morte, che avviene proprio nella sua dimora mallorchina.
Sassu associa spesso il cavallo a battaglie storiche o a scene mitologiche, lo inserisce nei suoi paesaggi e persino ad accompagnare gli Uomini rossi. Nel caso del Cavallino impennato e di Demofonte, il fatto di identificare il cavallino con il famoso cavallo di Alessandro Magno e l'uomo rosso con il celebre re di Atene, gli permette di dare un'aura di mito ai due dipinti.
Ma nel dipingere il cavallo, oltre ad una radice autobiografica, vi è anche molto della passione di Sassu per Delacroix: "Nel mio caso, da dove mi viene questa passione per la lotta che permette di tradurre un'idea in pittura? Non credo che venga da una scuola, anche perché dubito che realmente esistano delle scuole e penso, invece, che gli uomini forti del passato abbiano aperto delle strade e le abbiano poi chiuse con la loro scomparsa. E allora? Direi che sono così per temperamento e per cultura, come molti altri. La mattina, quando comincio a lavorare, mi urge dentro l'ansia di misurarmi con la materia; e quest'ansia da alcuni anni riceve altro lievito da una riproduzione di un Delacroix, che tengo bene in vista nello studio: il Delacroix che apparve nella scena dell'arte quasi come una necessità storica della pittura." (Sassu, 1998)

ALIGI SASSU





Il cavallino impennato, 1958

Cavallo e marina, 1964




Cavalli di spuma, 1972

Cavalli di fuoco, 1978

 Quattro cavalli, 1987

 

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